giovedì 19 settembre 2013

Fuori dagli schemi (9) - Il museo "Ripley's Believe It or Not" di Branson

Chi è alla ricerca di qualcosa di davvero bizzarro deve assolutamente vedere la collezione del Ripley’s Believe It or Not Museum.

È praticamente sconosciuta fuori dagli Stati Uniti, ma si fregia del titolo, seppur non ufficiale, di “capitale mondiale degli spettacoli musicali dal vivo”. Stiamo parlando di Branson, nel Missouri. E la conferma arriva dai numeri: questa città ha appena 10.000 abitanti, ma quasi 50 teatri stabili per un totale di 60.000 posti (più di Broadway e Las Vegas messi insieme!) e una settantina di live show ogni giorno. Branson ospita poi anche altre attrazioni, come parchi tematici, musei, dodici campi da golf e tre laghi per dei giri in battello. Ci sono 24mila camere d’albergo e quasi 400 ristoranti, necessari per soddisfare le esigenze degli 8 milioni di visitatori l’anno...

Per qualcuno Brenson sarà nota forse per il museo più grande del mondo sulla storia del Titanic, il Titanicbranson, ma la vera chicca della cittadina è il museo Ripley’s Believe It or Not.
Eccolo qui in tutta la sua originalità.


L’edificio è la risposta concreta alla domanda su quale sia stato il più devastante terremoto nella storia negli Usa. Molti pensano che sia uno dei tanti terremoti che hanno interessato la California, ma secondo il sito del museo, il terremoto più devastante della storia degli Usa, all'8° grado della scala Richter, si è registrato nel 1812 a New Madrid, proprio nello stato del Missouri; a causa del terremoto per tre giorni il corso del Mississippi si sarebbe invertito... Credeteci o no! - direbbe Mr Ripley. Il Ripley’s è una sorta di franchising di musei (quello di Orlando è inclinato come se affondasse) e al suo interno sono rappresentati eventi incredibili, al limite tra realtà e leggenda metropolitana.

mercoledì 11 settembre 2013

Le city in verticale - The Penthouse Triton

Rispetto ad altre metropoli del mondo come New York, Hong Kong, Singapore o San Paolo la capitale britannica resta una città bassa dove prevalgono le case a schiera di epoca giorgiana o vittoriana di massimo quattro piani. Recentemente però Londra sta cambiando...


L'offerta si calibra alla domanda e la richiesta da parte soprattutto degli acquirenti stranieri (da Medio Oriente, Asia e America) è di grattacieli nuovi e con vista. Ma regole ferree sulla costruzione di edifici alti nelle zone centrali impediscono un boom di grattacieli: ad esempio, una legge severa stabilisce che la cupola della cattedrale di San Paolo debba sempre essere visibile e la sua vista non può quindi essere bloccata da altri edifici piú alti. I permessi di costruire vengono concessi con il contagocce.
Per questo, una volta ottenuto il via libera a costruire un nuovo grattacielo residenziale a Regent's Place, a un passo dall'omonimo parco nel centro di Londra, il gruppo immobiliare British Land ha deciso di creare dei veri e propri superattici. Il palazzo di 25 piani è già spettacolare da un punto di vista architettonico, dato che il rivestimento di alluminio incrociato lo fa sembrare una scultura gigante. Contiene 94 unità abitative, ma l'attenzione è stata concentrata sugli ultimi quattro piani, creando solo tre grandi appartamenti assolutamente unici a Londra.

Sapendo quanto siano richiesti gli appartamenti con vista, le agenzie immobiliari a volte sono fuorvianti, pubblicizzando come 'superattici' appartamenti che sono semplicemente all'ultimo piano di un palazzo, magari neanche alto. Le Penthouse Triton invece sono veri superattici su diversi livelli, con grandi terrazze scavate di oltre 100mq, che anche a quest'altezza danno l'impressione di essere un'altra stanza vivibile. All'ultimo piano ci sono le cosiddette 'sky room', direttamente sotto le grandi arcate di metallo che completano l'edificio, con muri di cristallo per sfruttare al massimo la vista su Londra. Dei tre appartamenti, la City Penthouse, di 400mq, ha la vista verso sud mentre la Panoramic Penthouse, di 2340mq, ha terrazze con vista in tutte e quattro le direzioni. La più spettacolare è però forse la Park Penthouse, di 'soli' 340mq, che ha una vista ininterrotta sui grandi spazi verdi di Regent's Park.

[fonte: thetritonpenthouses.com]

giovedì 5 settembre 2013

Stop all'Imu prima casa. Ma cosa comporterà?

Mattone più leggero. Finalmente! - È questo il pensiero di operatori e proprietari di casa dopo che il consiglio dei ministri qualche giorno fa ha fatto chiarezza sul futuro delle tasse che pesano sull'immobiliare. Viene quindi cancellata l'Imu dal primo gennaio 2014, quando entrerà in vigore la cosiddetta service tax.


Il primo gennaio 2014 nasce la service tax, che tocca la Tares e quindi i servizi, non il concetto di proprietà dell'abitazione - ha spiegato ieri Enrico Letta in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Sarà questa decisione la panacea di tutti i mali del mercato immobiliare? Un mercato che però a dir la verità quando è stata introdotta l'imposta era già in crisi da anni. Con l'abolizione dell'Imu si lasciano nelle tasche della maggioranza degli italiani circa quattro miliardi di euro da mettere in circolo nell'economia generale - spiega Paolo Righi, presidente di Fiaip, associazione degli agenti immobiliari che da sempre osteggia la tassa - Il mercato immobiliare ne trarrà beneficio perché l'Imu, soprattutto nei grandi centri urbani è stata un freno alle compravendite, soprattutto per giovani coppie. Certo noi chiediamo un processo più generale di riduzione della pressione fiscale sul mattone, ma questo è un primo passo. Poi andremo a valutare la service tax, quando si saprà qualcosa di più concreto. Molti infatti sperano che proprio questa scelta di sgravare il mattone dell'Imu possa rivitalizzare un mercato che vede compravendite in discesa di trimestre in trimestre, in tutti i settori, dal residenziale agli uffici e ai negozi. Secondo i dati dell'agenzia delle Entrate le transazioni italiane nel residenziale - la componente più importante del mercato - si sono dimezzate dal 1985 a oggi, in calo del 25,7% rispetto al 2011. Una discesa proseguita, anche se in maniera meno marcata, nei primi tre mesi del 2013 (-14,2%). La cancellazione dell'Imu è sicuramente una bella notizia per una parte del mercato immobiliare italiano - dice Mario Breglia, presidente di Scenari ImmobiliariNon solo perché, come ovvio, ci sarà un balzello in meno. Ma soprattutto perché si dà una certezza ai proprietari e ai potenziali compratori. L'introduzione dell'Imu aveva contribuito a raffreddare i già scarsi entusiasmi per l'investimento immobiliare e a far calare gli scambi. Ora ci sarà più attenzione all'investimento immobiliare, non solo perché ci saranno meno tasse, ma anche perché si sono registrati cali consistenti nei prezzi medi. Ma l'impatto potrà essere positivo solo per l'uso diretto. Rimane fortemente penalizzato l'investimento per la locazione e quello nelle residenze turistiche, dove parte della domanda nostrana già si sposta sull'estero. Secondo Breglia il vero problema riguarda gli immobili d'impresa dove l'imposizione (aggravata dai Comuni) spesso è stata più che doppia dell'Ici, peggiorando i bilanci aziendali e drenando liquidità dalle imprese. Un forte freno alla ripresa industriale e delle attività dei servizi.

Ma c'è anche chi inizia a vedere qualche segnale di miglioramento del mercato immobiliare. L'abolizione dell'Imu non è un elemento di grande stimolo per un'eventuale ripresa del mercato real estate - dice Luca Dondi, direttore generale di Nomismaquesta scelta si deve inserire in un quadro più ampio. Una risalita, dal baratro toccato nel 2013, che si intensificherà a fine anno. I dati degli ultimi due trimestri dovrebbero essere migliori, sulle compravendite, non sul lato prezzi. Allora (forse) potremmo dire che il peggio è passato.

[fonte: casa24.ilsole24ore.com]

lunedì 2 settembre 2013

Quanto tempo ci vuole per avere un mutuo in Italia?

Una delle domande maggiormente ricorrenti quando si richiede un mutuo è: quanto tempo passerà prima di poter stipulare il contratto davanti al notaio?

Cerchiamo dunque di rispondere a questa domanda, verificando quale sia l’effettiva durata di questa attesa, e da che cosa siano dovute le lungaggini che trattengono sulle scrivanie delle banche le nostre pratiche di finanziamento.


In linea di massima, dal momento in cui si presenta alla banca tutta la documentazione completa, utile per ottenere un mutuo, occorre attendere tra i 20 e i 30 giorni per comprendere se la nostra pratica sarà (o meno) accettata. In alcuni casi i tempi indicati dalle banche sono ancora maggiori (arrivando fino a 60 giorni), ma si tratta di estremi che raramente vengono poi effettivamente verificati nella realtà. Questi giorni servono alla banca per
  • effettuare una verifica tecnica di tutta la documentazione presentata
  • verificare l’esistenza o meno del rispetto degli opportuni requisiti di merito creditizio da parte del potenziale mutuatario
  • effettuare la perizia da parte dei tecnici della stessa banca
  • predisporre tutta la documentazione utile per formalizzare la delibera.

A questo punto occorrerà attendere altri 20/30 giorni prima della stipula davanti al notaio. In questo tempo la banca predisporrà le minute contrattuali (ovvero delle bozze che sottoporrà al notaio prima della stipula dell’atto), e fisserà l’appuntamento con il pubblico ufficiale. Alla luce di questi tempi – stimati – dal momento della richiesta del mutuo al giorno della stipula del contratto di finanziamento e del contestuale atto di compravendita, passeranno circa dai 40 ai 70 giorni. Le eccezioni (nel bene e nel male) ovviamente non mancano, ma si tratta comunque di casi piuttosto limitati, e frequentemente legati alla necessità di apportare nuova documentazione.

[fonte: iocomprocasa.com]

giovedì 8 agosto 2013

Fuori dagli schemi (8) - Un baobab di albergo


Decisamente un edificio bizzarro! Un edificio di sette piani che ricorda un grande baobab!
Si tratta di un particolarissimo hotel che si trova in Cile nelle Ande della Patagonia, all’interno di una riserva privata chiamata Huilo-Huilo, un ambiente incontaminato di 600 km quadrati. La riserva inizialmente era adibita alla raccolta del legname ma dopo i dovuti calcoli il proprietario Victor Petermann ha deciso di non sfruttare più le risorse della riserva, bensì di valorizzarla, dedicandosi all'ecoturismo e alla costruzione di ecohotels.
Dunque se siete amanti convinti della natura, ma non così tanto da andare in campeggio in una foresta selvaggia... il Baobab Hotel fa per voi.
L'accesso all'albergo è consentito a terra da un ponticello, ma esiste una seconda entrata a cui si accede solo da un ponte sospeso. L'arredamento all'interno è molto stile baia, con una atmosfera rilassante, calda e soffusa, e un ruscello di acqua limpida che sgorga senza sosta su un versante.




mercoledì 31 luglio 2013

A Londra il mercato immobiliare è in costante crescita: perché?

Il settore immobiliare a Londra continua registrare interessanti tassi di crescita, con prezzi che non crollano, anzi si alzano quasi in modo costante dal 2009!


Per molti investitori Londra sta diventando sempre più il luogo privilegiato per far fruttare i propri soldi, in un quadro ben diverso da quello che ha visto crollare il settore immobiliare italiano. E questo si riflette anche sul dato occupazionale che questo ambito può offrire.
Sembra quasi che la crisi mondiale abbia spinto e continui a spingere molte persone a comprare casa a Londra, e a farlo sono soprattutto gli investitori che hanno molti soldi da spendere se è vero che il segmento di fascia più alta ha fatto registrare aumenti medi nei prezzi di circa il 40%. Con molta soddisfazione per i vari operatori del settore e per le loro relative entrate economiche. Come mai tutto ciò?
  • Senza dubbio discreti vantaggi fiscali che Londra può offrire, a cominciare dal fatto che non sono molte le spese legate ad un acquisto: la tassa di registro infatti dipende dal valore della casa ma non supera mai il 7%. E altrettanto basse sono le spese di intermediazione e quelle legali.
  • Un altro punto a favore è la rendita media che un immobile a Londra può garantire, arrivando anche ad un interessante 5% annuo.
  • Ma vero cavallo di forza del mercato immobiliare londinese è il fatto che vi sia la no tax area sotto le 9400 sterline, il che vuol dire che sotto quella cifra non si pagano tasse sulle rendite da affitto. 

Un argomento che interessa gli investitori italiani è invece il fatto che a Londra non vi sia una patrimoniale sugli immobili ma la cosiddetta Council Tax, a carico dell’affittuario e non del proprietario: circa mille euro l’anno, compresi tassa sui rifiuti e lavori di mantenimento stradale. Non male proprio!

[fonte: viverealondra.it]

lunedì 22 luglio 2013

Residenze storiche: il palazzo dell'Innominato diventa spa


Adagiato su un colle, che domina l’abitato di Brignano e la Val Curone, al centro di un vasto parco di conifere di incomparabile, selvaggia bellezza dell’estensione di 5 ettari, il castello, dopo i recenti ampliamenti conta una trentina di stanze, tra cui ampi saloni, biblioteca, locali adibiti a foresteria e a scuderia. È a pianta quadrilatera, con torre anch’essa quadrata, a protezione dell’ingresso, secondo un modulo tipicamente lombardo. La sua struttura è mista, in arenaria e mattoni. Il nucleo originario di costruzioni consisteva nei due avancorpi a settentrione, collegati tra loro da un ponte levatoio; in epoca barocca i Guidobono Cavalchini vi aggiunsero il corpo di fabbrica oggi adibito a biblioteca; il conte Bruzzo il fabbricato a ponente, ossia la costruzione di Castelnuovo. All’interno è conservata, in parte, la struttura antica. La porta di ingresso al palazzo, che si apre sotto una loggetta nella parte avanzata del fabbricato, è di fattura rinascimentale.


Nel 2011 è stato in vendita per 6 milioni di euro per conto del gruppo tedesco Engel&Volkers.
Ad inizio 2013 è stato annunciato che per il Palazzo Visconti di Brignano Gera d'Adda è arrivato il momento di tornare a vivere e abbandonare il suo ruolo di museo: lo splendido complesso (noto anche come castello dell'Innominato perché il 16 settembre 1579 a Brignano nacque quel Bernardino Visconti al quale il Manzoni si ispirò per il personaggio dell'Innominato nei Promessi Sposi) si divide in Palazzo vecchio, sede del municipio e in Palazzo nuovo, di proprietà della Green Holding (il gruppo industriale di cui fa parte il termovalorizzatore Rea Dalmine) che da anni aspetta di avere una destinazione.

Ora sembra proprio averla trovata. La proprietà ha presentato al Comune una bozza progettuale che prevede il suo cambio di destinazione: da museo a centro congressuale e alberghiero. Un cambio sul quale la commissione edilizia-urbanistica del Comune ha già espresso parere positivo in attesa di prendere in esame il progetto vero e proprio. Arriveranno anche spa e centro benessere.


giovedì 11 luglio 2013

Mercato immobiliare italiano: nuovi dati spiacevoli

Previsioni fosche per il settore immobiliare nel secondo semestre 2013 che continua a veder diminuire il numero di compravendite e prezzi e allungarsi i tempi di vendita, quando sono almeno 800 mila le famiglie che oggi si dichiarano pronte ad acquistare casa. A fine anno le compravendite di abitazioni saranno diminuite del 6% (al di sotto delle 420 mila unità) e i prezzi di oltre il 5% per tutti i comparti (case, uffici, negozi, capannoni) secondo le previsioni di Nomisma nel suo tradizionale Osservatorio sul mercato immobiliare di luglio 2013 su 13 grandi città, presentato a Roma. Nel primo trimestre 2013 la diminuzione era stata del 14,2% (-25,8% nel 2012 corrispondente a -154 mila compravendite). Il calo rispetto ai livelli pre-crisi è -53,8% (-110 mila compravendite su base trimestrale), secondo il monitoraggio di Nomisma sulla base dei dati dell'Agenzia delle Entrate, che ha registrato l’allungarsi di un mese e mezzo dei tempi di vendita rispetto alla rilevazione precedente. Il 70% degli operatori intervistati prevede il calo dei prezzi delle case. Un segnale di miglioramento delle aspettative si coglie al riguardo dei canoni di locazione. Il sentimento degli operatori è negativo anche riguardo gli uffici, negozi. Per garage e box auto i saldi previsionali registrano qualche spiraglio sui prezzi si attesta poco al di sopra del livello minimo registrato sei mesi fa, si legge nell'Osservatorio Nomisma. Sul fronte degli investimenti, grossa incidenza è data dal forte calo delle compravendite immobiliari considerando il tracollo (-25%) del 2012. Gli investimenti vedono privilegiare le economie più forti come Germania e Regno Unito che si confermano paesi con maggiore appeal. L'Italia rimane di scarso richiamo: nel 1° trimestre 2011 si era registrato un 4,7% rispetto alla torta europea degli investimenti, nel 2012 è passato a 2,1% e per il corrente anno il dato è pari al 2,4%.


Ma per il 2014 Nomisma stima una risalita delle compravendite (a quota 470 mila), trend che dovrebbe essere confermato anche per il 2015 con il superamento di 500 mila unità vendute.

[fonte: italiaoggi.it]

giovedì 4 luglio 2013

Fuori dagli schemi (7) - Il più grande edificio del mondo


E' stato inaugurato (manco a dirlo) in Cina ed è grande addirittura 20 volte la famosa Syndey Opera House o 3 volte il Pentagono.

L'edificio in questione è il New Century Global Center e si trova a Chengdu, nella provincia di Sichuan.
La sua superficie è di circa 6 milioni di metri quadri e al suo interno ci sono centri commerciali, un parco acquatico, un villaggio mediterraneo, molti hotel e una pista di pattinaggio sul ghiaccio. E' lungo 500 metri, largo 400 ed alto 100. Inoltre è completamente rivestito di vetro.


Per la sua costruzione sono stati necessari tre anni di durissimo lavoro. Ma non solo... Disporrà presto di un “sole artificiale” che fornirà luce e calore per 24 ore al giorno agli acquirenti impegnati a fare shopping tra i 400mila metri quadri di boutique e negozi.
L'edificio è frutto dell'ingegno 'megalomane' dell'architetto anglo-iracheno Zaha Hadid.

venerdì 28 giugno 2013

L'immobiliare in tv: Welcome Style

E’ partita ormai da qualche tempo su Real Time (canale 31 del DTT o 124 di Sky) una nuova trasmissione televisiva con Paola Marella protagonista: si tratta di Welcome Style, un ciclo di 20 puntate da mezz’ora ciascuna, in onda dal lunedì al venerdì alle 15.25.


Dopo aver venduto e acquistato “disperatamente” case in Italia e all’estero, ora Paola Marella entra nelle case degli italiani per ‘rinfrescare’ e ridare agli ambienti nuova vita e nuovo stile con pochi tocchi, servendosi di due aiutanti tuttofare (Andrea e Alessandro) e tirando fuori dal cilindro i trucchi e i consigli sciorinati nelle altre due serie per rendere sexy case ormai stanche e démodé.
In ogni episodio Paola incontra padroni di casa che vogliono dare stile ad una stanza anonima e senza personalità: dopo aver esaminato i mobili, la disposizione e l’ordine della stanza in oggetto, Paola analizza i punti di forza e di debolezza e mette in luce gli aspetti principali su cui è necessario intervenire. A questo punto tocca al suo team mettere in atto il progetto: cambiare le tende, sistemare le luci e ridecorare i mobili per dare una rinfrescata, un nuovo stile e personalità ad un’abitazione scialba. Mentre i due tuttofare Alessio e Alessandro sono al lavoro, in poco tempo Paola fornisce al proprietario anche preziosi consigli per la gestione della casa: dalla pulizia dell’argenteria alla sistemazione di un tavolo per una cena formale fino alla disposizione dei libri e all’organizzazione di una dispensa.

Si tratta spesso, infatti, di un ritocco qua o là, di una spolverata a qualche dettaglio dimenticato... gli interventi sono spesso alla portata delle tasche di tutti. Esempio classico di come il marketing possa partire dalle basi, il marketing immobiliare intendo… E che non servono milioni ma semplicemente idee… Che ne pensate?

[fonte: immobiliare.com]

lunedì 17 giugno 2013

Fuori dagli schemi (6) - La nave sulla collina


La foto fa un certo effetto no? Specialmente a noi italiani che di navi da crociera in posti e posizioni inusuali ne sappiamo purtroppo qualcosa! Ma in questo caso nessun pericolo di acque basse... in Corea del Sud hanno pensato bene di costruire un albergo, il Sun Cruise, su una collina a picco sull'Oceano Pacifico.

Andare in crociera rimanendo sulla terraferma quindi si può: Sun Cruise Resort è un edificio progettato e costruito da un cantiere navale e prova ad emulare l’esperienza di un viaggio in mare con tanto di effetti sonori! Le camere riproducono in qualche modo l’interno di una nave, con grandi oblò tondi che guardano al mare, che in effetti c’è, anche se molto più in basso. Per chi ama il lusso ci sono le suite, le presidential suite e le royal suite, con grandi vetrate e una vista fantastica dell’orizzonte oceanico.
La Sun Cruise si presenta come la prima nave da crociera di lusso sulla terraferma e trovandosi appunto ad una congrua distanza dal mare ha potuto sfidare la sorte chiamando una delle sale da cerimonia… Titanic.

    
Il parco entro cui è inserito l’hotel prevede alcune altre attrazioni, come giardini, piscine e una piattaforma panoramica per ammirare il tutto. Inoltre poco più in basso, sugli scogli che presidiano la spiaggia, c’è un galeone posticcio, dentro cui è stato realizzato un bel ristorante vista onde. Non è proprio uno strano edificio, ma insomma, di certo è degno di stare all'interno della nostra rubrica Fuori dagli schemi.


giovedì 13 giugno 2013

Celebrity Houses - De Niro vuole la casa di Clooney

Sembra che il fascino e la bellezza di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno abbia toccato anche Robert De Niro. Brevi apparizioni di De Niro, la cui famiglia è originaria, per una parte, della provincia di Campobasso, nelle zone intorno a Como si ripetono ormai da tempo e nelle scorse settimane pare che il regista abbia trascorso diversi giorni a Blevio, paesino di mille abitanti sulle rive del lago in compagnia della moglie Grace Hightower e dei figli Elliot ed Helen.

Fin qui potrebbe apparire come una vacanza dell’attore, che dal 2006 ha la cittadinanza italiana, ma pare invece si trattasse di un vero e proprio sopralluogo per scegliere la migliore tra le ville pronte per essere comprate sul lago di Como.

Alcune indiscrezioni indicano proprio nella nota Villa Oleandra l’oggetto dei desideri, visto che la coppia Bob e George si è più volte incontrata all’ora del tramonto per discutere di business. È verosimile invece che De Niro stia visitando le prestigiose residenze della zona a caccia di un buon affare anche dal punto di visto economico. Tra crisi, tasse e costi di manutenzione alcuni proprietari stanno cercando di vendere importanti dimore in località quali Bellagio, Laglio o Moltrasio. Come veniva dichiarato infatti in un recente articolo sul New York Times il mercato delle case di lusso proposte in vendita in questa zona è assolutamente in netta crescita e quindi sembra sia proprio il momento opportuno per fare un buon affare.... Noi comuni mortali prendiamo atto e non ci schieriamo né dalla parte di Bob né dalla parte di George: l'importante è che qualcuno continui ad occuparsi della bellissima tenuta!



sabato 8 giugno 2013

Fuori dagli schemi (5) - Una chiesa per facciata

La facciata è di una chiesa del 1870, gli interni di una moderna ed elegante abitazione.
Per visitare questa stravagante casa dobbiamo andare nella città di Utrecht in Olanda e chiedere dell'antica Saint Jabobus church oggi trasformata in resident church.


I lavori di ristrutturazione iniziarono nel 2007 ad opera dello studio di architettura Zecc Architects e terminarono l'anno successivo. La casa ha una superficie di 670 mq, il giardino davanti all'ingresso principale è di 90 mq mentre quello posteriore di 150 mq.

L'antica chiesa dispone di un grande salone di 475 mq, una cucina, due bagni e uno studio. E' fornita anche di un ascensore con il quale è possibile accedere al piano superiore dove ci sono le due stanze da letto.




giovedì 6 giugno 2013

Sicurezza in città - Lampioni intelligenti contro la criminalità

Lampioni con occhi e orecchie bioniche, per sconfiggere la criminalità. Non è un telefilm in stile CSI, al Parco Dora la sperimentazione è arrivata davvero. La portano gli austriaci di Owls Ag (Outdoor Wireless Lighting Solutions) in anteprima mondiale a Torino.



Per risolvere il problema della sicurezza in una delle zone più buie e a rischio microcriminalità della città, Parco Dora, il Comune ha stretto un accordo per montare 35 occhi intelligenti e illuminati alti trenta metri sotto le arcate dell’ex Strippaggio. Fari a led in grado di dare luce agli 11 mila metri quadri di asfalto del parco, collegati tra loro via radio e in wireless con la centrale dei Vigili di via Bologna. Intelligenti perché - dice Gabriel Wilfried, capo degli inventori del prototipo - «sensibili al passaggio di corpi in movimento sotto di loro».


I lampioni con telecamera faranno risparmiare alla città tra il 30 e il 40% sulla bolletta della luce - aggiunge l’assessore all’Ambiente e Smart City, Enzo Lavolta, che ieri sera, con il calar del sole, ha inaugurato la sperimentazione al «Museo A come Ambiente». Nei giorni scorsi i vecchi lampioni erano già stati rimpiazzati con i nuovi pali wifi. Per ora solo a Parco Dora.


I prototipi hanno un costo di 200 mila euro e sono uno dei gioiellini degli Smart City Days, dati in concessione gratuita alla nostra città per 3 anni. Altri centomila euro sono investiti dai partner del progetto, Fastweb e Iren. Il tutto a costo zero per l’amministrazione, nell’ottica di città sempre più intelligenti in cui anche un palo della luce può essere supporto per la sicurezza. Certo, l’accordo prevede che Torino faccia il primo test a queste antenne sensitive (25 lampioni tout court e 10 lampioni-telecamera). Dopo 36 mesi, toccherà mantenerne la manutenzione.
Se la Smart City deve fare rete tra i problemi delle città, gli occhi bionici puntano a diventare il vero strumento utile per le forze dell’ordine. In futuro, i lampioni regalati alla città da Owls potranno essere smontati e collocati altrove, per inseguire a vista le rotte del microcrimine.

[fonte: lastampa.it]

venerdì 31 maggio 2013

Un po' di dati dell'ultima ora

Dall’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa risulta che il 76,2% concerne l’abitazione principale, il 17,5% la casa uso investimento ed il 6,3% la casa vacanza.


Il 55,9% degli acquirenti ha fatto ricorso al finanziamento. Nonostante le maggiori difficoltà incontrate dal ceto medio è stata proprio questa la tipologia di acquirente prevalente: il 39,1% è costituito da impiegati, il 16,9% da operai. I liberi professionisti, i dirigenti e gli imprenditori rappresentano il 17,6% mentre i  commercianti e gli artigiani il 5,7%. La maggioranza delle compravendite è stata effettuata da chi ha un’età compresa tra 35 e 44 anni (34,4%), seguiti dai giovani di 18-34 anni (31,6%): costoro ricercano soprattutto l’abitazione principale (l’80,1% per il primo target d’età e il 90,5% per il secondo). Le motivazioni che hanno spinto i proprietari a vendere non hanno subito invece variazioni di rilievo: nel 57,8% dei casi lo si è fatto per migliorare la propria condizione abitativa o per esigenze di liquidità, nel 20,6% per trasferirsi e nel 15,1% per cambiamento della struttura familiare.

mercoledì 29 maggio 2013

Nel 2012 un -24% del mercato degli immobili non residenziali


E' stato presentato ieri 28 maggio a Roma il Rapporto 2013 dedicato alla compravendita degli immobili di unità immobiliari di tipo produttivo, terziario e commerciale realizzato congiuntamente dall'Agenzia del Territorio e dall'Associazione nazionale delle società di leasing (ASSILEA). I lavori sono stati introdotti dal vicedirettore dell'Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, e dal presidente dell'Associazione nazionale delle società di leasing (Assilea), Edoardo Bacis. La pubblicazione fornisce annualmente i dati di consuntivo del mercato italiano degli immobili non residenziali, attraverso l'analisi territoriale dello stock, dei volumi di compravendita e delle quotazioni delle tipologie immobiliari negozi, uffici e capannoni, che rappresentano con maggior significatività il mercato immobiliare commerciale, terziario e produttivo.
[...]
Leggi tutto l'articolo sul blog istituzionale.

venerdì 17 maggio 2013

Le case della tv in piantina!

Chi non ha mai sognato di poter entrare almeno una volta nelle case dei serial tv americani? Così lontane, eppure così familiari.

Il designer spagnolo Iñaki Aliste Lizarralde ha disegnato le piantine di appartamenti di serie tv e film famosi. Lizarralde ha realizzato i disegni soltanto osservando attentamente le serie tv. Le piantine mantengono con cura le proporzioni, riportano i mobili e gli elementi più tipici dell’arredamento, come la vasca trasformata in divano nella casa di Holly Golightly in Colazione da Tiffany. Lizarralde ha cercato addirittura di aggiustare eventuali discrepanze - la casa di Up per esempio è più grande all’interno che all’esterno - e di conciliare anche i cambiamenti avvenuti nella disposizione delle stanze e dei mobili nel corso delle diverse stagioni delle serie.



Ve ne proponiamo altre.... sono veramente delle opere d'arte per quanto curate e dettagliate!
Su Etsy è possibile comprare una piantina realizzata e dipinta a mano dall’artista.







venerdì 10 maggio 2013

Residenze storiche: la Villa d'Agliè

A soli 6 km da Piazza Castello, sulla collina di Torino, si trova la Villa d'Agliè. E' rimasta intatta, come poche altre ville della collina torinese, nei suoi caratteri architettonici: immersa in un vasto bosco, poggia su un largo spiazzo il cui disegno è immutato dal 1700.


Il primo documento, datato 1610, testimonia la proprietà del Duca Carlo Emanuele I, figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois. Subito dopo l'assedio di Torino, la villa si trasformò in palazzo, ad opera di un noto e raffinato banchiere: Franco Colomba, che era in stretto contatto con la corte sabauda. Più tardi la villa diventa proprietà della principessa Del Pozzo della Cisterna, poi di certi padri Barnabiti. Nella prima metà del '700, il conte Ignazio Demorri di Castelmagno arricchisce ulteriormente la sala centrale con gli stucchi del Martinez, rappresentanti i quattro elementi, e il giardino con vasi e statue di marmo. Dalla fine del '700 la villa risulta prorpietà di Benedetto Maurizio, Duca del Chiablese, figlio ultimogenito prediletto del Re Carlo Emanuele III, che opera alcune modifiche valendosi dell'architetto Castelli. All'inizio dell'800 Sir John Foster, Ambasciatore d'Inghilterra, trasforma il giardino all'italiana in giardino romantico, secondo la moda del tempo, piantando cedri del Libano, sequoie e ippocastani. All'inizio del secolo fu acquistata dagli attuali proprietari e nel 2007 il giardino della Villa è stato inserito dalla Regione Piemonte nell'elenco ufficiale dei giardini storici e di interesse botanico.

        

La Villa d'Agliè e il suo parco è stata anche oggetto di riprese cinematografiche per la realizzazione di alcuni film e soap opera.


sabato 4 maggio 2013

Le case del futuro - Quarta puntata

Chi non ha mai desiderato volare? O ancora meglio, di avere una casa che potesse fluttuare nel cielo come quella del film d'animazione Up, per evitare magari il traffico cittadino, le tasse o semplicemente scappare via da tutto senza fastidiosi trasferimenti e faticosi traslochi?
Ebbene inguaribili sognatori con la testa sempre fra le nuvole, siete stati accontentati!



Il fotografo francese Laurent Chéhère nel suo album Flying houses ha immortalato una serie di edifici librarsi in volo, leggeri come mongolfiere. Tra gli altri anche un tendone del circo e una roulotte.

I fili elettrici che si estendono da ogni edificio fino al bordo della fotografia instillano un senso di azione continua, come se ogni casa fosse un palloncino che cerca disperatamente di sfuggire al senso di staticità. L’effetto è etereo, e permette al pubblico di apprezzare la forma fondamentale di una casa senza essere vincolati dal piano delle ascisse e quello delle ordinate.
Con maestà, ingegno, e un piccolo aiuto dalla tecnologia, dimostra che la costruzione di castelli in aria non è un’impresa impossibile.

 

venerdì 26 aprile 2013

Fuori dagli schemi (4) - Il castello sull'albero per i nipoti

La casa sull'albero è per molti bimbi qualcosa di incredibilmente bello e avventuroso. Poco importa se la "casa" poi non è costituita da altro se non da due tavole di legno incrociate su un vecchio albicocco.... Ma se invece la casa fosse un gioco per gli adulti? Cosa diventerebbe?


Per fare felici i loro nipoti Steve and Jeri Wakefield, una coppia di Dallas, non ha badato a spese e nel giardino dietro la loro piccola casa hanno fatto costruire da un architetto, James Curvan, una casa sull'albero che sembra uscita da un film Disney.... Un vero e proprio castello composto da due stanze, con annesso un ponte tibetano e addirittura un'avventurosa zip line!




giovedì 18 aprile 2013

Torino: "gonfiavano” il valore di palazzi e ville di pregio per intascare i mutui

Il 13 febbraio a Torino è stato chiuso un processo che ha portato a tre condanne e risarcimenti per circa 30 milioni. La vasta inchiesta era partita nel 2011 dalla Guardia di Finanza che aveva scovato una massiccia evasione fiscale realizzata sulla compravendita di prestigiosi edifici cittadini, la quale aveva sconvolto non poco il settore immobiliare cittadino.

La frode si è realizzata attraverso un giro vorticoso di immobili, anche di pregio e alcuni noti nel centro città, - aveva spiegato il Generale Giuseppe Gerli, Comandante Provinciale del Corpo - e attraverso l’iniezione di più di 100 milioni di fatture false che hanno comportato l’indebito ottenimento di finanziamento da parte degli istituti di credito, evasione di redditi per più di 27 milioni di euro.  In particolare, è stato sequestrato il palazzo sede del Liceo Francese, a Torino, in Corso Casale, - ha aggiunto il Generale Gerli - che ha un valore immobiliare pari a 10 milioni di euro. Sequestrati anche oggetti di antiquariato e di arredo all’interno dell’abitazione di una delle persone arrestate


Le compravendite immobiliari con prezzi gonfiati si riferiscono a costruzioni di pregio, residenze di lusso e palazzi di interesse storico, tra le quali spiccano, oltre al Liceo Francese, le Ville Roddolo, complesso in stile liberty, risalente all’inizio del secolo scorso, oggi casa di cura situata nelle colline di Moncalieri, il Palazzo UTET, sede della casa editrice di Corso Raffaello, la sede storica della Fiat, in Corso Dante, e un immobile nei pressi di Porta Palazzo. 
[fonte: lastampa.it]

lunedì 8 aprile 2013

Buone nuove per il mattone italiano

Buone nuove arrivano dall'ultimo Legg Mason Global Income Survey, sondaggio condotto a gennaio presso 3 mila investitori di 13 Paesi in tutto il mondo, inclusa l'Italia. Dalla survey emerge che un quarto degli investitori italiani punterà sul mattone nel 2013, il che li colloca gli europei più convinti riguardo a questa scelta.


Anche il mercato immobiliare potrebbe ripartire con forza poichè il 24% degli investitori italiani dice di voler aumentare questo capitolo dei loro investimenti nel corso dei prossimi 12 mesi - spiega Legg Mason - La percentuale degli italiani che punta nel corso del prossimo anno a investire di più in immobili è una delle più elevate al mondo: la media è infatti del 14% e quote maggiori si ritrovano soltanto nei Paesi asiatici dove però la situazione è influenzata anche dai fenomeni di urbanizzazione dalle campagne verso le città grandi. Peraltro l'Italia è il secondo Paese dei 13 analizzati in tutto il mondo dove è presente la maggior percentuale di intervistati che considera il momento attuale il migliore per essere investiti nel mattone. 

La pensa così il 63%, alle spalle soltanto dell'Australia (68%) contro una media internazionale del 49%.
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Leggi tutto l'articolo sul blog istituzionale.

giovedì 28 marzo 2013

Residenze storiche: l'ex casetta del Dalai Lama



Il Palazzo del Potala fu la residenza principale del Dalai Lama, fino a che il 14º fuggì in India, in seguito all'invasione ed alla fallita rivolta del 1959. Attualmente il Palazzo del Potala è stato convertito in museo dal governo cinese.

L'edificio misura 400 metri sul lato est-ovest e 350 metri su quello nord-sud, con pietre inclinate spesse 3 metri (5 metri alla base), con rame fuso attorno alle fondamenta per aiutare a proteggerlo dai terremoti. I tredici piani dell'edificio (contenente oltre 1000 stanze, 10.000 reliquiari e circa 200.000 statue) si alzano per 117 metri sulla cima del Marpo Ri, la "Montagna Rossa", ad un'altitudine di 3700 metri.


Al centro della valle di Lhasa, capitale del Tibet, il Palazzo del Potala, con i suoi grandi muri inclinati rotti solo nella parte superiore da file di finestre, e con i tetti piatti ai vari livelli, non è molto diverso da una fortezza. Sul lato meridionale della roccia si trova un grande spazio racchiuso da mura e porte, con un grandi portici all'interno. Una serie di scale, interrotte da lievi salite, conducono alla sommità. In pratica tutta la larghezza della rocca è occupata dal palazzo!

La parte centrale di questo gruppo di edifici viene chiamata "Palazzo Rosso" a causa del colore cremisi, che gli permette di distinguersi dal resto. Contiene le mura, le cappelle ed i santuari principali dei passati Dalai Lama. Al suo interno vi sono numerosi dipinti decorativi, con opere tempestate di gioielli, intarsi ed altri ornamenti.

mercoledì 20 marzo 2013

Fuori dagli schemi (3) - La casa di lusso sull'albero

Di case sugli alberi è capitato sicuramente a tutti di vederne in qualche giardino abitato da bambini (o genitori) particolarmente abili e fantasiosi, o in qualche film, o addirittura, magari quella volta in campeggio, è capitato a qualcuno di provare a costruirne... Ma il premio per la casa sull’albero più bella del mondo a nostro parere va ad un architetto 'organico', un po' artista e un po' mago, che di nome fa Robert Harvey Oshatz.

Cos'è l'architettura organica? E' quella branca della moderna architettura che favorisce l’armonia tra l’uomo e la natura attraverso la creazione di un equilibrio tra ambiente costruito e l’ambiente naturale circostante. Tutto diventa così parte di un organismo architettonico interconnesso. Il padre fondatore di questa particolare arte è Frank Lloid Wright.

Questa particolare abitazione si trova a Portland, nell'Oregon (USA) ed è stata costruita per una famiglia molto esigente in fatto di abitazioni, dei veri e propri "baroni rampanti" della provincia americana: i Wilkinson. Ci sono voluti sette anni per realizzare le loro più ardite fantasie ma, come potete ben vedere, il lavoro è stato davvero svolto a meraviglia.


Elemento fondamentale è la luce che si intrufola nelle curve della casa, modella gli spazi e varia al variare delle ore man mano che il sole e la luna nascono e tramontano. La grande quantità di luce che accarezza gli ambienti permette di sfruttare i raggi del sole per riscaldarla e offre l’opportunità di sfruttare l’ombreggiatura degli alberi. Alla base di queste soluzioni c’è una vera e propria filosofia: Oshatz ha, infatti, basato i suoi progetti sulla ricerca dei bisogni emotivi. Le travi in legno ricurvo prodotte artigianalmente sono state studiate per accentuare l’atmosfera musicale degli ambienti, così come era desiderio del committente.

  

La struttura è stata fatta ad hoc per armonizzarsi con la foresta circostante, per migliorare l'acustica degli uccellini, per aiutare nel riposo gli abitanti della casa. Non tutti possono permettersi una casa del genere ovviamente ma, tra quelli che possono farlo, non tutti hanno il coraggio di inseguire i propri sogni così alla lettera!