venerdì 10 maggio 2013

Residenze storiche: la Villa d'Agliè

A soli 6 km da Piazza Castello, sulla collina di Torino, si trova la Villa d'Agliè. E' rimasta intatta, come poche altre ville della collina torinese, nei suoi caratteri architettonici: immersa in un vasto bosco, poggia su un largo spiazzo il cui disegno è immutato dal 1700.


Il primo documento, datato 1610, testimonia la proprietà del Duca Carlo Emanuele I, figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois. Subito dopo l'assedio di Torino, la villa si trasformò in palazzo, ad opera di un noto e raffinato banchiere: Franco Colomba, che era in stretto contatto con la corte sabauda. Più tardi la villa diventa proprietà della principessa Del Pozzo della Cisterna, poi di certi padri Barnabiti. Nella prima metà del '700, il conte Ignazio Demorri di Castelmagno arricchisce ulteriormente la sala centrale con gli stucchi del Martinez, rappresentanti i quattro elementi, e il giardino con vasi e statue di marmo. Dalla fine del '700 la villa risulta prorpietà di Benedetto Maurizio, Duca del Chiablese, figlio ultimogenito prediletto del Re Carlo Emanuele III, che opera alcune modifiche valendosi dell'architetto Castelli. All'inizio dell'800 Sir John Foster, Ambasciatore d'Inghilterra, trasforma il giardino all'italiana in giardino romantico, secondo la moda del tempo, piantando cedri del Libano, sequoie e ippocastani. All'inizio del secolo fu acquistata dagli attuali proprietari e nel 2007 il giardino della Villa è stato inserito dalla Regione Piemonte nell'elenco ufficiale dei giardini storici e di interesse botanico.

        

La Villa d'Agliè e il suo parco è stata anche oggetto di riprese cinematografiche per la realizzazione di alcuni film e soap opera.


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