mercoledì 31 luglio 2013

A Londra il mercato immobiliare è in costante crescita: perché?

Il settore immobiliare a Londra continua registrare interessanti tassi di crescita, con prezzi che non crollano, anzi si alzano quasi in modo costante dal 2009!


Per molti investitori Londra sta diventando sempre più il luogo privilegiato per far fruttare i propri soldi, in un quadro ben diverso da quello che ha visto crollare il settore immobiliare italiano. E questo si riflette anche sul dato occupazionale che questo ambito può offrire.
Sembra quasi che la crisi mondiale abbia spinto e continui a spingere molte persone a comprare casa a Londra, e a farlo sono soprattutto gli investitori che hanno molti soldi da spendere se è vero che il segmento di fascia più alta ha fatto registrare aumenti medi nei prezzi di circa il 40%. Con molta soddisfazione per i vari operatori del settore e per le loro relative entrate economiche. Come mai tutto ciò?
  • Senza dubbio discreti vantaggi fiscali che Londra può offrire, a cominciare dal fatto che non sono molte le spese legate ad un acquisto: la tassa di registro infatti dipende dal valore della casa ma non supera mai il 7%. E altrettanto basse sono le spese di intermediazione e quelle legali.
  • Un altro punto a favore è la rendita media che un immobile a Londra può garantire, arrivando anche ad un interessante 5% annuo.
  • Ma vero cavallo di forza del mercato immobiliare londinese è il fatto che vi sia la no tax area sotto le 9400 sterline, il che vuol dire che sotto quella cifra non si pagano tasse sulle rendite da affitto. 

Un argomento che interessa gli investitori italiani è invece il fatto che a Londra non vi sia una patrimoniale sugli immobili ma la cosiddetta Council Tax, a carico dell’affittuario e non del proprietario: circa mille euro l’anno, compresi tassa sui rifiuti e lavori di mantenimento stradale. Non male proprio!

[fonte: viverealondra.it]

lunedì 22 luglio 2013

Residenze storiche: il palazzo dell'Innominato diventa spa


Adagiato su un colle, che domina l’abitato di Brignano e la Val Curone, al centro di un vasto parco di conifere di incomparabile, selvaggia bellezza dell’estensione di 5 ettari, il castello, dopo i recenti ampliamenti conta una trentina di stanze, tra cui ampi saloni, biblioteca, locali adibiti a foresteria e a scuderia. È a pianta quadrilatera, con torre anch’essa quadrata, a protezione dell’ingresso, secondo un modulo tipicamente lombardo. La sua struttura è mista, in arenaria e mattoni. Il nucleo originario di costruzioni consisteva nei due avancorpi a settentrione, collegati tra loro da un ponte levatoio; in epoca barocca i Guidobono Cavalchini vi aggiunsero il corpo di fabbrica oggi adibito a biblioteca; il conte Bruzzo il fabbricato a ponente, ossia la costruzione di Castelnuovo. All’interno è conservata, in parte, la struttura antica. La porta di ingresso al palazzo, che si apre sotto una loggetta nella parte avanzata del fabbricato, è di fattura rinascimentale.


Nel 2011 è stato in vendita per 6 milioni di euro per conto del gruppo tedesco Engel&Volkers.
Ad inizio 2013 è stato annunciato che per il Palazzo Visconti di Brignano Gera d'Adda è arrivato il momento di tornare a vivere e abbandonare il suo ruolo di museo: lo splendido complesso (noto anche come castello dell'Innominato perché il 16 settembre 1579 a Brignano nacque quel Bernardino Visconti al quale il Manzoni si ispirò per il personaggio dell'Innominato nei Promessi Sposi) si divide in Palazzo vecchio, sede del municipio e in Palazzo nuovo, di proprietà della Green Holding (il gruppo industriale di cui fa parte il termovalorizzatore Rea Dalmine) che da anni aspetta di avere una destinazione.

Ora sembra proprio averla trovata. La proprietà ha presentato al Comune una bozza progettuale che prevede il suo cambio di destinazione: da museo a centro congressuale e alberghiero. Un cambio sul quale la commissione edilizia-urbanistica del Comune ha già espresso parere positivo in attesa di prendere in esame il progetto vero e proprio. Arriveranno anche spa e centro benessere.


giovedì 11 luglio 2013

Mercato immobiliare italiano: nuovi dati spiacevoli

Previsioni fosche per il settore immobiliare nel secondo semestre 2013 che continua a veder diminuire il numero di compravendite e prezzi e allungarsi i tempi di vendita, quando sono almeno 800 mila le famiglie che oggi si dichiarano pronte ad acquistare casa. A fine anno le compravendite di abitazioni saranno diminuite del 6% (al di sotto delle 420 mila unità) e i prezzi di oltre il 5% per tutti i comparti (case, uffici, negozi, capannoni) secondo le previsioni di Nomisma nel suo tradizionale Osservatorio sul mercato immobiliare di luglio 2013 su 13 grandi città, presentato a Roma. Nel primo trimestre 2013 la diminuzione era stata del 14,2% (-25,8% nel 2012 corrispondente a -154 mila compravendite). Il calo rispetto ai livelli pre-crisi è -53,8% (-110 mila compravendite su base trimestrale), secondo il monitoraggio di Nomisma sulla base dei dati dell'Agenzia delle Entrate, che ha registrato l’allungarsi di un mese e mezzo dei tempi di vendita rispetto alla rilevazione precedente. Il 70% degli operatori intervistati prevede il calo dei prezzi delle case. Un segnale di miglioramento delle aspettative si coglie al riguardo dei canoni di locazione. Il sentimento degli operatori è negativo anche riguardo gli uffici, negozi. Per garage e box auto i saldi previsionali registrano qualche spiraglio sui prezzi si attesta poco al di sopra del livello minimo registrato sei mesi fa, si legge nell'Osservatorio Nomisma. Sul fronte degli investimenti, grossa incidenza è data dal forte calo delle compravendite immobiliari considerando il tracollo (-25%) del 2012. Gli investimenti vedono privilegiare le economie più forti come Germania e Regno Unito che si confermano paesi con maggiore appeal. L'Italia rimane di scarso richiamo: nel 1° trimestre 2011 si era registrato un 4,7% rispetto alla torta europea degli investimenti, nel 2012 è passato a 2,1% e per il corrente anno il dato è pari al 2,4%.


Ma per il 2014 Nomisma stima una risalita delle compravendite (a quota 470 mila), trend che dovrebbe essere confermato anche per il 2015 con il superamento di 500 mila unità vendute.

[fonte: italiaoggi.it]

giovedì 4 luglio 2013

Fuori dagli schemi (7) - Il più grande edificio del mondo


E' stato inaugurato (manco a dirlo) in Cina ed è grande addirittura 20 volte la famosa Syndey Opera House o 3 volte il Pentagono.

L'edificio in questione è il New Century Global Center e si trova a Chengdu, nella provincia di Sichuan.
La sua superficie è di circa 6 milioni di metri quadri e al suo interno ci sono centri commerciali, un parco acquatico, un villaggio mediterraneo, molti hotel e una pista di pattinaggio sul ghiaccio. E' lungo 500 metri, largo 400 ed alto 100. Inoltre è completamente rivestito di vetro.


Per la sua costruzione sono stati necessari tre anni di durissimo lavoro. Ma non solo... Disporrà presto di un “sole artificiale” che fornirà luce e calore per 24 ore al giorno agli acquirenti impegnati a fare shopping tra i 400mila metri quadri di boutique e negozi.
L'edificio è frutto dell'ingegno 'megalomane' dell'architetto anglo-iracheno Zaha Hadid.