Dall’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa risulta che il 76,2% concerne l’abitazione principale, il 17,5% la casa uso investimento ed il 6,3% la casa vacanza.
venerdì 31 maggio 2013
Un po' di dati dell'ultima ora
mercoledì 29 maggio 2013
Nel 2012 un -24% del mercato degli immobili non residenziali
E' stato presentato ieri 28 maggio a Roma il Rapporto 2013 dedicato alla compravendita degli immobili di unità immobiliari di tipo produttivo, terziario e commerciale realizzato congiuntamente dall'Agenzia del Territorio e dall'Associazione nazionale delle società di leasing (ASSILEA). I lavori sono stati introdotti dal vicedirettore dell'Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, e dal presidente dell'Associazione nazionale delle società di leasing (Assilea), Edoardo Bacis. La pubblicazione fornisce annualmente i dati di consuntivo del mercato italiano degli immobili non residenziali, attraverso l'analisi territoriale dello stock, dei volumi di compravendita e delle quotazioni delle tipologie immobiliari negozi, uffici e capannoni, che rappresentano con maggior significatività il mercato immobiliare commerciale, terziario e produttivo.
venerdì 17 maggio 2013
Le case della tv in piantina!
Chi non ha mai sognato di poter entrare almeno una volta nelle case dei serial tv americani? Così lontane, eppure così familiari.
Il designer spagnolo Iñaki Aliste Lizarralde ha disegnato le piantine di appartamenti di serie tv e film famosi. Lizarralde ha realizzato i disegni soltanto osservando attentamente le serie tv. Le piantine mantengono con cura le proporzioni, riportano i mobili e gli elementi più tipici dell’arredamento, come la vasca trasformata in divano nella casa di Holly Golightly in Colazione da Tiffany. Lizarralde ha cercato addirittura di aggiustare eventuali discrepanze - la casa di Up per esempio è più grande all’interno che all’esterno - e di conciliare anche i cambiamenti avvenuti nella disposizione delle stanze e dei mobili nel corso delle diverse stagioni delle serie.
Ve ne proponiamo altre.... sono veramente delle opere d'arte per quanto curate e dettagliate!
venerdì 10 maggio 2013
Residenze storiche: la Villa d'Agliè
A soli 6 km da Piazza Castello, sulla collina di Torino, si trova la Villa d'Agliè. E' rimasta intatta, come poche altre ville della collina torinese, nei suoi caratteri architettonici: immersa in un vasto bosco, poggia su un largo spiazzo il cui disegno è immutato dal 1700.
Il primo documento, datato 1610, testimonia la proprietà del Duca Carlo Emanuele I, figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois. Subito dopo l'assedio di Torino, la villa si trasformò in palazzo, ad opera di un noto e raffinato banchiere: Franco Colomba, che era in stretto contatto con la corte sabauda. Più tardi la villa diventa proprietà della principessa Del Pozzo della Cisterna, poi di certi padri Barnabiti. Nella prima metà del '700, il conte Ignazio Demorri di Castelmagno arricchisce ulteriormente la sala centrale con gli stucchi del Martinez, rappresentanti i quattro elementi, e il giardino con vasi e statue di marmo. Dalla fine del '700 la villa risulta prorpietà di Benedetto Maurizio, Duca del Chiablese, figlio ultimogenito prediletto del Re Carlo Emanuele III, che opera alcune modifiche valendosi dell'architetto Castelli. All'inizio dell'800 Sir John Foster, Ambasciatore d'Inghilterra, trasforma il giardino all'italiana in giardino romantico, secondo la moda del tempo, piantando cedri del Libano, sequoie e ippocastani. All'inizio del secolo fu acquistata dagli attuali proprietari e nel 2007 il giardino della Villa è stato inserito dalla Regione Piemonte nell'elenco ufficiale dei giardini storici e di interesse botanico.
sabato 4 maggio 2013
Le case del futuro - Quarta puntata
Chi non ha mai desiderato volare? O ancora meglio, di avere una casa che potesse fluttuare nel cielo come quella del film d'animazione Up, per evitare magari il traffico cittadino, le tasse o semplicemente scappare via da tutto senza fastidiosi trasferimenti e faticosi traslochi?
Ebbene inguaribili sognatori con la testa sempre fra le nuvole, siete stati accontentati!
Il fotografo francese Laurent Chéhère nel suo album Flying houses ha immortalato una serie di edifici librarsi in volo, leggeri come mongolfiere. Tra gli altri anche un tendone del circo e una roulotte.
I fili elettrici che si estendono da ogni edificio fino al bordo della fotografia instillano un senso di azione continua, come se ogni casa fosse un palloncino che cerca disperatamente di sfuggire al senso di staticità. L’effetto è etereo, e permette al pubblico di apprezzare la forma fondamentale di una casa senza essere vincolati dal piano delle ascisse e quello delle ordinate.
Con maestà, ingegno, e un piccolo aiuto dalla tecnologia, dimostra che la costruzione di castelli in aria non è un’impresa impossibile.

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