Secondo l’Istat, gli italiani che
ricercano casa all’estero sono aumentati del 9% rispetto al 2011,
nonostante la crisi del settore immobiliare. Il mercato degli italiani che investono nel mattone all’estero vale circa 42% miliardi di euro per un numero di compravendite che ha superato quota 25 mila in un anno; l’importo medio delle transazioni è pari a circa € 175.000.
Ma perché gli italiani si rivolgono al
mercato immobiliare straniero?
I motivi sono vari: alcuni considerano
l’acquisto di un immobile un investimento, per affittarlo o
rivenderlo in tempi migliori, altri cercano una seconda casa per le
vacanze, e altri ancora vogliono cambiare vita e trasferirsi
definitivamente in un altro Paese.
Le mete più ricercate sono il Brasile
o i paesi dell’Europa dell’Est, nazioni con un potenziale
economico in crescita: a un prezzo medio basso, è possibile acquistare un immobile di buon livello che ha la potenzialità di crescere esponenzialmente di valore negli anni a venire. In particolare in Brasile la scelta non manca affatto: la presidente Dilma aveva preannunciato già a fine 2011 la costruzione di due milioni di nuove case entro il 2014, molte delle quali di pregio, per rilanciare l'economia in vista delle Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro.
Tra le località preferite dagli
italiani, invece, con un valore di mercato robusto, spiccano
Germania, Inghilterra e Costa Azzurra. Ma anche i mercati instabili, per chi
vuole rischiare, suscitano discrete attrattive: Grecia e Spagna sono
le località maggiormente ricercate.
Fattori secondari, ma non meno
importanti, sono legati all’accessibilità della proprietà. La possibilità di raggiungere
facilmente l’immobile e le tasse applicate dai singoli paesi, sono
elementi che possono influire sulla ricerca di un immobile
all’estero.
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