Il 13 febbraio a Torino è stato chiuso un processo che ha portato a tre condanne e risarcimenti per circa 30 milioni. La vasta inchiesta era partita nel 2011 dalla Guardia di Finanza che aveva scovato una massiccia evasione fiscale realizzata sulla compravendita di prestigiosi edifici cittadini, la quale aveva sconvolto non poco il settore immobiliare cittadino.
La frode si è realizzata attraverso un giro vorticoso di immobili, anche di pregio e alcuni noti nel centro città, - aveva spiegato il Generale Giuseppe Gerli, Comandante Provinciale del Corpo - e attraverso l’iniezione di più di 100 milioni di fatture false che hanno comportato l’indebito ottenimento di finanziamento da parte degli istituti di credito, evasione di redditi per più di 27 milioni di euro. In particolare, è stato sequestrato il palazzo sede del Liceo Francese, a Torino, in Corso Casale, - ha aggiunto il Generale Gerli - che ha un valore immobiliare pari a 10 milioni di euro. Sequestrati anche oggetti di antiquariato e di arredo all’interno dell’abitazione di una delle persone arrestate.

Le compravendite immobiliari con prezzi gonfiati si riferiscono a costruzioni di pregio, residenze di lusso e palazzi di interesse storico, tra le quali spiccano, oltre al Liceo Francese, le Ville Roddolo, complesso in stile liberty, risalente all’inizio del secolo scorso, oggi casa di cura situata nelle colline di Moncalieri, il Palazzo UTET, sede della casa editrice di Corso Raffaello, la sede storica della Fiat, in Corso Dante, e un immobile nei pressi di Porta Palazzo.
[fonte: lastampa.it]